Follower

Solo followers di qualità

“Vorrei iniziare a creare dei contenuti sui social per arrivare a 10mila followers”.

Ecco, partiamo già male.
Non perché il numero di followers a cui si aspira sia troppo alto, ma perché ciò che è sbagliato è proprio il presupposto.

La cosa più importante se parliamo di social media non è il numero di followers.
Utilizzare solo questa metrica come riferimento è anche un po’ da boomer. (ndr)

Attenzione. Non stiamo dicendo che un buon numero di follower non sia importante, ma non deve essere l’unica cosa che conta, non deve essere il principale obiettivo della nostra comunicazione.

Il problema effettivo del conteggio dei followers è che può diventare una vanity metrics. Tutti quanti controlliamo se arrivano reazioni al post appena pubblicato o se il profilo cresce e, nel caso di un’ azienda, se ho più follower rispetto al mio competitor.
È un qualcosa che ha a che fare con la nostra autostima, con il bisogno di ricevere approvazione dalle altre persone.
E appunto, lasciamola a quel livello di analisi.

I follower e i like si possono acquistare, i clienti fidelizzati no.

La mia comunicazione sui social quindi dovrebbe in primis puntare a coinvolgere persone interessate al mio servizio/prodotto, che dopo l’interesse manifestino l’intenzione all’acquisto e dopo l’intenzione, indovinate? Acquistino pure.

Alcune metriche da tenere sott’occhio in questo senso sono  il tasso di interazione: la media delle reazioni generate dai miei contenuti rapportata ai follower; la copertura: le persone che raggiungo e la qualità dei followers: ovvero, i miei followers rappresentano effettivamente il mio target di riferimento?

Se queste metriche sono in crescita sicuramente la strada è quella buona e la nostra strategia di comunicazione aziendale porterà quasi sicuramente ad ottimi risultati di conversione.